Nati due anni fa i Dreg Machine sono un quartetto i cui componenti hanno militato in alcuni dei più autorevoli gruppi garage italiani (B-Back, Quarrymen, Modern Gloves, Barbieri, Hobbes) e si esprimono con un ottimo garage, con notevoli sfumature blues e psichedeliche.
Le chitarre sono spesso sferraglianti e impregnate di acido lisergico, e in queste tredici canzoni ci fanno fare un bel tuffo nella metà degli anni ’60.
Il quartetto lancia roteazioni funkeggianti con “Dreg machine” e risultano eccitanti quando accelerano con il punk-blues sincopato di “Nobody lose” o si sporcano con il proto-punk detroitiano di “Pizza boy”.
Se “Death in a sunny place” è un omaggio ai Rolling Stone dei ’60, in “War” il blues si fa circolare e colorato. Insomma con queste canzoni c’è poco da stare fermi, non si può fare altro che muoversi e ballare senza sosta.
http://www.dregmachine.it/
https://www.facebook.com/pages/DREG-MACHINE/303560226334246
autore: Vittorio Lannutti